martedì 22 maggio 2012

Stavo sognando il fastidio, ero infastidito da una signora per via della sua presenza, che se ne stava lì seduta a guardarsi le mani e io lo trovavo fastidioso, non sapevo come fare e allora mi sono sentito fare un verso, come un peto a colpo singolo, e prima della signora avevo discusso per strada con jimmy ghione che mi tallonava facendo domande con tono accusatorio, gli ho detto no comment ma lui continuava, gli ho detto non sono autorizzato a parlarne ma lui continuava, gli ho detto ma lei è un vero giornalista e lui ha detto sì certo, gli ho detto mi mostri il tesserino e lui si è messo a ridere, volevo telefonare al 113 e dire sentite c'è un signore che mi punta addosso una telecamera e mi fa domande mi segue non mi lascia in pace e dice di essere giornalista ma non vuole mostrare il tesserino, poi ho lasciato perdere, gli ho detto alscolta jimmy ma il tuo nome è davvero jimmy ma i tuoi genitori ti hanno davvero chiamato jimmy e a questo punto il sogno è andato perso fino al punto della signora, quando mi sono trovato seduto di fianco alla signora ingombrante, il maglioncino di lana fatto a mano di quei colori, tipo il ruggine, il muschio, che rimangono nel cesto e li vendono scontati a fine stagione, teneva i capelli raccolti e la borsetta sulle ginocchia, stava composta e immobile, sembrava mia nonna, mi ricordava la nonna, volevo dirle scusa nonna se ho detto quella cosa a jimmy ghione ma sapevo che non era davvero mia nonna e allora mi dava fastidio, emettevo dei versi con la bocca per farle capire quanto mi era insopportabile la sua presenza, on delicatezza, che non se ne accorgesse e io potessi continuare a sbuffare un fiato alla volta, indifferente, cadenzato, fino a quando mi sono svegliato per il rumore vero e proprio che stavo facendo nel sonno, mi sono spaventato, ero convinto di essere mio padre perché era mio padre che faceva quei versi nel sonno e io li trovavo buffi, mi dicevo chissà come è possibile fare dei versi del genere mentre si dorme, papà come sei strano, e non avevo mai ipotizzato il fastidio.

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